Devi conoscere te stesso se vuoi ambire a raggiungere la felicità vera

Tutti noi diciamo di conoscerci a fondo, ma siamo sicuri che sia vero? L’essere umano è una macchina complessa e la sua mente è qualcosa di spesso oscuro e ignoto, molto difficile da decifrare. Per questo motivo è piuttosto azzardato dire che conosci ciò che sei: sì, probabilmente hai un’idea di ciò che ti piace di cosa invece no, ma comprendere davvero quali siano le tue motivazioni personali o la tua vocazione non è una cosa così scontata. Inoltre, il processo che ti porta a comprendere te stesso, ovvero l’introspezione, richiede tantissimo tempo e perciò, specialmente in tenera età, siamo tutti portati ad ingannarci su quello che siamo.

Quante persone hanno intrapreso un percorso di studi che poi si è rivelato completamente sbagliato per loro? Oppure parliamo di te in prima persona, quante volte hai deciso di intraprendere un’azione perché pensavi ti avrebbe reso felice ma poi così non è stato? Si tratta di un fenomeno assolutamente normale, tutti noi siamo un po’ arroganti e perciò ci consideriamo i massimi interpreti di noi stessi, anche se purtroppo non lo siamo quasi mai. 

Certo con il tempo avrai scoperto i tuoi talenti e le tue inclinazioni naturali e probabilmente avrai iniziato a lavorare per svilupparli al meglio. Nonostante questo, magari ti ritrovi ancora intrappolato in una vita che non senti appartenere più di tanto: magari la città dove vivi non ti piace, il lavoro che fai non è stimolante, le relazioni che intrattieni sono superficiali e differenti da quello che realmente vorresti.

Qualsiasi cosa nella tua vita non vada, probabilmente cercherai di edulcorarla ingannandoti e ripetendoti che in realtà quel particolare aspetto ti piace molto. Quanto a lungo potrai farlo? Con il tempo, tutto ciò che non ti si adatta al 100% inizierà a rivelarsi e non potrai più negare l’odio che provi per quell’ambito della tua esistenza.

Ad esempio, se il problema è la carriera professionale, è inutile ingannarsi pensando che prima o poi ti pioverà addosso la tua vera occasione. Così come è inutile pensare che all’improvviso ti sveglierai al mattino e capirai cosa realmente desideri fare nella vita. Ricordati che la vocazione va ricercata, perciò se il tuo lavoro non ti piacesse faresti bene a provarne altri fino a quando non troverai quello giusto invece che tergiversare. Rimanere in attesa di una scoperta non farà altro che prolungare i tempi perché questa scoperta effettivamente ti si mostri. 

Allo stesso modo, potresti avere l’illusione di star già vivendo la tua vocazione: dopo una vita passata a studiare per ricoprire un determinato ruolo professionale, ora che effettivamente lo stai svolgendo potresti essere portato ad autoconvincerti che quel lavoro ti piace davvero. Sarebbe molto più salutare però riuscire ad ammettere di aver commesso un errore, molto comune per altro, ovvero quello di aver intrapreso una carriera che non si adatta a te.

Se il tuo lavoro non ti stimola significa che non è parte della tua vocazione e perciò probabilmente ti converrebbe buttare al vento gli anni di studio e ricominciare una carriera diversa. Certamente potrebbe sembrare uno spreco, ma la tua felicità non ha prezzo, perciò, ha molto più senso vanificare tutti gli sforzi fatti per raggiungere un obiettivo che non ti interessa e ricominciare a studiare per raggiungere qualcosa capace di renderti realmente felice. 

Per ora ho riportato solo esempi in ambito lavorativo, ma ovviamente questo processo si applica a tutti gli aspetti rilevanti della tua vita. Cerca di identificare la tua vocazione e il tuo desiderio, solo in questo modo potrai comprendere se realmente corrispondono alla realtà. Accetta il fatto che potresti aver commesso numerosi errori di giudizio nel corso della tua vita, è normale, la nostra interiorità la scopriamo sempre troppo tardi. 

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